Serata “Riflessioni sulla diversità” 8 Febbraio 2020

Belluno 10 febbraio 2020.

Nel pomeriggio di sabato 8 febbraio il Centro “Piero Rossi “ di Belluno ha ospitato l’incontro pubblico dal titolo “Riflessioni sulla diversità”, frutto di una iniziativa nata dalla collaborazione del Centro Documentazione “Anna Barlocher” del CSV Belluno e dell’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), sezione provinciale di Belluno.

Si è trattato dell’evento di sintesi di un laboratorio sulla lettura, che ha coinvolto alcuni giovani dell’AIPD Belluno, a partire dallo scorso ottobre, con la guida del dott. Nicola De Toffol del Centro Documentazione succitato, ed i suggerimenti di Guido Beretta, regista ed esperto in comunicazione. Lo spunto è partito dalla lettura di alcuni capitoli del testo “Parlare civile” (edito da “Redattore Sociale”), rivisti col criterio dell’alta comprensibilità.

I giovani con sindrome di Down (Federica Zanella presentatrice, Sonia Carratù, Luca Corso e Michele Da Riva lettori) hanno intercalato le loro letture con quelle di altri due esperti lettori (Maria Rosa Da Rolt ed Oscar Tison): hanno raccontato l’origine di tre parole e cioè “matto”, “handicappato” e “negro” , spiegandone l’uso quotidiano nelle sue accezioni, distorte e, rispettivamente, corrette.

La presidente AIPD Belluno, Ines Mazzoleni Ferracini, ringraziando ideatori e i collaboratori dell’iniziativa, ( che a breve, ripartirà con un secondo gruppo di giovani con sindrome di Down ), ha sottolineato sia l’importanza del percorso fatto sullo sviluppo delle abilità di lettura in persone adulte con sindrome di Down, sia l’importanza sociale sull’uso corretto di alcuni termini. Questa attenzione ha portato, nel tempo, a cancellare la parola “mongoloide” che veniva spesso usata in senso spregiativo nel linguaggio quotidiano.

A queste considerazioni si è unito l’Assessore alla Cultura del Comune di Belluno, Marco Perale, presente all’incontro, che ha ringraziato l’AIPD e tutti quanti avevan lavorato per questo qualificante obbiettivo di “Riflessioni sulla diversità”.